
Editorial Board: Luigi Mondello
Editorial Board
ISSN: 1463-9270
The Impact Factor of this journal is 11.034
Green Chemistry fornisce un forum unico per la pubblicazione di ricerche innovative sullo sviluppo di tecnologie verdi e sostenibili alternative.
Lo scopo della Green Chemistry si basa, ma non solo, sulla definizione proposta da Anastas e Warner (Green Chemistry: Theory and Practice, PT Anastas and JC Warner, Oxford University Press, Oxford, 1998). La chimica verde è l’utilizzo di una serie di principi che riducono o eliminano l’uso o la generazione di sostanze pericolose nella progettazione, produzione e applicazione di prodotti chimici.
Green Chemistry è alle frontiere di questa scienza interdisciplinare in continua evoluzione e pubblica ricerche che tentano di ridurre l’impatto ambientale dell’impresa chimica sviluppando una base tecnologica che è intrinsecamente non tossica per gli esseri viventi e l’ambiente. I contributi su tutti gli aspetti della ricerca relativi allo sforzo sono i benvenuti.
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La rivista pubblica ricerche all’avanguardia originali e significative che possono essere di grande interesse generale. Per essere pubblicato, il lavoro deve presentare un progresso significativo nella chimica verde. Gli articoli devono contenere un confronto con i metodi esistenti e dimostrare vantaggi rispetto a tali metodi prima che la pubblicazione possa essere presa in considerazione. Per maggiori informazioni si veda questo Editoriale.
La copertura include quanto segue, ma non è limitato a:
Progettazione (ad es. biomimetica, progettazione per degradazione/riciclaggio/ridotta tossicità…)
Reagenti e materie prime (ad es. rinnovabili, CO2, solventi, agenti ausiliari, utilizzo dei rifiuti…)
Sintesi (es. biologia organica, inorganica, sintetica…)
Catalisi (ad es. omogenea, eterogenea, enzimatica, cellula intera…)
Processo (ad es. progettazione del processo, intensificazione, separazioni, riciclaggio, efficienza…)
Energia (ad esempio energia rinnovabile, combustibili, fotovoltaico, celle a combustibile, accumulo di energia, vettori energetici…)
Applicazioni (ad es. elettronica, coloranti, prodotti di consumo, rivestimenti, prodotti farmaceutici, conservanti, materiali da costruzione, prodotti chimici per l’industria/agricoltura/estrazione mineraria…)
Impatto (ad es. sicurezza, metriche, LCA, sostenibilità, (eco)tossicologia…)
La chimica verde è, per definizione, una frontiera in continua evoluzione. Pertanto, l’inclusione di un particolare materiale o tecnologia non garantisce, di per sé, che un articolo sia adatto alla rivista. Per essere adatto, il nuovo progresso dovrebbe avere il potenziale per un impatto ambientale ridotto rispetto allo stato dell’arte. Green Chemistry normalmente non si occupa di ricerca associata a problemi di “fine del tubo” o di riparazione.
Occasionalmente gli Editori possono decidere di pubblicare qualcosa al di fuori dell’ambito definito della rivista se il lavoro potrebbe essere di interesse per la comunità della chimica verde e/o avere il potenziale per modellare il campo.